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Per fronteggiare la crisi economica e gli effetti del credit-crunch, il Decreto Sviluppo del 2012 ha introdotto nell'ordinamento italiano la possibilità per le piccole e medie imprese non quotate di poter collocare le proprie obbligazioni e cambiali finanziarie sul mercato ExtraMOT-Pro di Borsa Italiana. Questa tecnica di finanziamento è complementare al tradizionale credito bancario, che è sempre più limitato dai parametri di vigilanza di Basilea 2 e ancor di più da quelli in via di attuazione di Basilea 3. L'emissione di minibond, inoltre, è favorita da importanti deduzioni fiscali e ha il vantaggio che la quotazione non ha l'obbligo del rating pubblico ma solo del bilancio certificato. Per un'impresa, inoltre, il collocamento dei propri titoli in Borsa è una valida e qualificante opportunità sia di visibilità internazionale per costruire una reputation verso gli investitori professionali, sia di creare un vantaggio competitivo a livello finanziario e commerciale.